Mosaico con maschere sceniche, sec. II d. C., part.

Questa è una Newsletter.
Questo è un atto di fede.
(Oggi attacco come Marie Robert).
La Stagione 2021-2022 inizierà giovedì 23 settembre, a ridosso dell’equinozio di autunno, alle 18:30 con il Sorbetto op. 65, dedicato, insieme all’op. 66, al tema della maschera, antico eppure così attuale.
I gusti del nostro Sorbetto sono come sempre variati e caleidoscopici, quindi percorreremo l’argomento dalle origini ai nostri giorni, quando assistiamo a un inatteso ritorno di quello che è sempre stato considerato un volto ulteriore, finto, indossato per motivi rituali, magici, legati allo spettacolo, per divertirsi o per conservare l’anonimato.
Vi propongo qui il famoso mosaico con le Maschere sceniche dei Musei Capitolini di Roma, datato al sec. II d. C., capace da solo di evocare tutto il mondo antico.

Le mascherine che portiamo oggi fino a poco tempo fa erano riservate ai sanitari. Eccoci dunque ammessi in ambiti professionali estranei a molti di noi, capaci però anch’essi di suggerire altre dimensioni narrative.
Parleremo poi di treni, l’essenza del viaggio nell’immaginario collettivo.
E poi di domestiche, con intrighi casalinghi di cui si sono occupati anche i grandissimi.
Voi pensate solo alle Nozze di Figaro e alla relazione così complessa fra la Contessa e Susanna, padrona e serva, che trova uno dei suoi momenti più alti nel duettino Sull’aria, sì, proprio quello delle Ali della libertà, quando il protagonista si chiude nell’ufficio del direttore ed è disposto a tutto pur di assaporare la voluttà del canto di quelle due donne, che lo trasportano per pochi minuti in un’altra dimensione.
Lasciatevi trasportare anche voi.
Le due interpreti sono quelle che ascoltiamo nel film, Elisabeth Schwarzkopt e Anna Moffo, lo dicono i titoli di coda.
Magia di Mozart.
Incanto delle voci.

E arriveremo così, trionfalmente, al MaxiSorbetto dell’autunno 2021, interamente dedicato a Edgar Degas, uno dei giganti del secolo XIX.

Edgar Degas, Autoritratto, 1855

Aristocratico, dotatissimo di talenti diversi, nipote di René-Hilaire, un parigino fattosi napoletano che lo ospitò nella città partenopea in un palazzo che ancora oggi la dice lunga sull’importanza della famiglia, Edgar Degas sarà una scoperta totale per coloro che di lui conoscono solo le ballerine e un approfondimento destinato a lasciare il segno per coloro che lo hanno incontrato precedentemente.
Come sempre e come sapete, finirà che i Sorbetti saranno degustati anche con qualche proposta a sorpresa durante i periodi di festa.
Siamo stati fin troppo tempo senza questa storia dell’arte, fresca e diversa da tutte le altre.

Il corso del lunedì In volo sul XX secolo, che sarà inaugurato il 4 ottobre, proseguirà anche nella prossima Stagione con la formula che abbiamo messo a punto nell’anno appena trascorso. L’ispirazione è quella della serie televisiva, con Episodi vivaci, dotati di scatto e di dinamismo, capaci di incollarci al nostro schermo perché vogliamo sapere che cosa sta succedendo e come andrà a finire.
Ancora avanguardie storiche e poi la novità degli Episodi che si chiamano Su misura, nei quali andremo a occuparci degli artisti e dei movimenti che faticano a rientrare nei titoli che trovate elencati e che necessitano quindi di una particolare attenzione.
Proprio come un abito su misura, che è tagliato addosso a chi lo porta e che ha una qualità diversa dalla produzione di fabbrica.
Anche qui, e come sempre, una presenza accurata, pensata, studiata nella forma e nella sostanza, una guida appassionata alla storia dell’arte per chi la ama e la vuole frequentare.
Avremo modo di parlare di come si segue una lezione on line, perché pure qui non può mancare il rituale, non possono mancare le regole.
E, tanto per cominciare, i nostri dispositivi (computer, tablet, telefono, tutto è buono per collegarsi) devono essere controllati per vedere se funzionano a dovere, proprio come si fa con una macchina prima di intraprendere un viaggio.
Detto questo, avremo modo di parlare di concentrazione, puntualità, presenza.
Come sapete, tutte le lezioni sono registrate durante la diretta, quindi riascoltabili e riacciuffabili, però è molto bello incontrarci e sentire come sono gli umori, tale e quale a quello che si fa in aula, anzi, con meno distrazioni.

L’atto di fede.
È tutto lì. Metto a punto e pubblico tutti i programmi 2021-2022 con più di venti giorni di anticipo rispetto all’inizio, apro le iscrizioni, tutto è chiaramente spiegato sul sito e ho già avuto un primo scambio con il nostro grafico Lorenzo Rocco, sempre pieno di idee e sempre disponibile.
Qualunque variazione di data e di argomenti sarà comunicata tempestivamente, sperando che non ce ne sia bisogno.

E ora il titolo di questa Newsletter. Che si capisce al volo guardando il numero: 52.
Ovvero cinquantadue settimane, ovvero un intero anno.
Perché, se ho dovuto per cause di forza maggiore (si dice così) sospendere i Sorbetti, la Newsletter ha continuato il suo percorso, sempre un po’ in bilico fra il professionale e l’umorale.
Perché così io concepisco la professione e la storia dell’arte, perché non è (del tutto) vero quello che dicevano i professori all’università, per esempio che l’arte non è una ninfea di poesia in uno stagno di prosa (Argan).
A parte che anche la prosa ha il suo fascino, voi pensate a un romanzo, non vedo che cosa ci sia di male nel voler aggiungere poesia alla vita attraverso l’arte.
Ho impiegato anni a liberarmi di queste ingiunzioni, ad autorizzarmi a dire che bello, laddove la parola bello era praticamente proibita, e ciò a partire dalla scuola elementare, dove veniva considerata troppo generica per avere diritto di asilo.
E invece no.
Dunque, in occasione di un anno intero di Newsletter, celebro l’arte in tutte le sue forme, anche nel bello, che è interessante andarsi a cercare pure dove sembra non esserci; celebro la comunicazione, al centro della nostra epoca, che è moderna; celebro l’insegnamento, che per me consiste nel tramandare quello che ho studiato e che studio e che, se fa bene a me, immagino che possa fare bene anche agli altri; celebro il mese di settembre, che porta con sé, oltre al sapore della scuola, che a me piace così tanto, molte aspettative e svariati progetti; celebro tutti gli incontri possibili, soprattutto l’incontro con voi, che sboccia e fiorisce e si fa sempre più ricco.

State bene e datemi notizie.
E condividete con me la fede, ovvero la fiducia, nella prossima stagione.
È importante per tutti, perché solo in uno stato d’animo di affidamento e di speranza si possono mettere in cantiere, e realizzare, le tante cose belle che abbiamo in mente.

* L’illustrazione di apertura è di Lorenzo Rocco


** L’assistenza tecnica è di Virgilio Piccardi
*** Vi invito, come sempre, a dare un’occhiata al mio blog, che, conclusa la serie estiva Replica, si apre ad altre narrazioni e ad altre storie