CASTRONERIE

Alcuni non rileggono.
Non lo fanno perché «mica sto scrivendo I Promessi Sposi», oppure, meglio, «per conservare la freschezza del tono» (Bassani ha ripulito per due anni prima della pubblicazione Il giardino dei Finzi-Contini,  uno dei romanzi più dotati di freschezza che abbia letto in vita mia).
Altri le dicono in buona fede, nel senso che pensano proprio così, ne sono convinti.
Da una parte, meglio, la vita prende di botto un altro corso.
E poi, certe sono talmente irresistibili da passare alla storia.
In sintesi. Ecco un breve elenco di castronerie, chiamate con il loro nome, tutte autentiche, alcune escono addirittura dalle accoglienti quattro mura di casa mia, una viene da un collega, altre da FB, poi un paio devo averle messe in giro io e mi sono ritornate.
C’è stato poi un allievo di un mio molto caro ex allievo che ne ha detta una meravigliosa.
Ne ho un paio triviali senza volerlo, però non le inserisco nel mio blog, che è fatto solo di sentimenti alti, e trovo la volgarità infima.
Però non escludo, in una situazione divertita e dopo un paio di bicchieri, di riferirvele.

Eccole:

  • In questi tempi di autobiografia convulsiva
  • È ora di partire, siamo proni
  • Menti sapendo di mentine
  • Muoia Sansone e tutti i figli isterici
  • Gli esami sono stati un vero e proprio tour de France
  • Abbiamo passato due giorni all’agroturismo
  • Ho avuto tutta la notte i canotti di vomito
  • Mi hanno aperto lo zaino e dentro c’erano tutti i miei affetti personali
  • È passata un’ambulanza a sirene spietate
  • Il lobolo dell’orecchio
  • La raucetudine
  • L’endrinicologo
  • La palestra è piena di egurmenidi
  • Hanno aperto un Break & Fast
  • Siamo andati con mio figlio a vedere l’istituto d’arte il giorno del day hospital
  • Una spina di Fico d’India mi ha fatto venire il puls al dito
  • Sono caduta e ho battuto il gogix
  • Avere questa spada di Temistocle sulla testa mi dà ansia
  • Abbiamo problemi di pecunia di denaro
  • Fare di tutti i nervi un fascio
  • Leonardo d’Avinci

4 Comments

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  1. Che ridere! Ne conosco qualcuna esilarante anche io.
    Ha avuto un liptus
    Menare il can per l’aria
    Fare una romanzina
    Avere gli urti di vomito
    Stare in stand bike
    Il drumó
    Questa cosa è il presulta

    Grazie per questo blog!
    Caterina

    • Rosella Gallo

      10 maggio 2018 — 23:14

      Grazie, Caterina carissima, mi prendo, come prediletta, ‘fare una romanzina’, dimmi tu se c’è qualcosa di più romantico. Un grande, corretto, almeno fino a quando e se possibile, abbraccio, tutto nostro

  2. Lucia Fenicia

    14 maggio 2018 — 15:26

    Avevamo un’anziana prof di storia e filosofia che ne sparava di magnifiche. Solo questa: Giovanna la pazza fu meglio per i figli che non ebbe prole. Liceo Tasso di Roma anni 1965/67.

  3. Lucia Fenicia

    14 maggio 2018 — 15:54

    Peraltro credo abbia avuto 6 figli.

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