DUE ANNI DI BLOG (E DI SENTIMENTI)

Scrivere.
Raccontare.
Narrare.
(Raccontare e narrare sono cose diverse).
Ricordare.
Desiderare che qualcuno legga.
Pulsante blu Pubblica, un clic elettrizzante.
Pensarci continuamente.
Tornare sopra le cose, riprenderle.
Presentarsi dicendo «Io faccio questo».
Ma anche «Io sono questo», non è male.
Scrittura come flusso continuo di pensieri, che a un certo punto scalpitano per uscire.
I pensieri, organizzarli.
Rileggere. Togliere delle ripetizioni, ma non tutte, perché certe ripetizioni, come dice lo studente più bello di tutta la mia carriera, piena di studenti, ci stanno.
Aspettare i risultati.
Gusto di coloro che ritornano, me li immagino che aspettano.
Sorpresa di coloro che sono nuovi.
Statistiche, numero di visite, sorprese, belle, di certi giorno. A me le sorprese non piacciono per niente, uno dei miei incubi è il ritorno a casa con la festa organizzata di nascosto con i palloncini, però, queste sorprese qui, mi piacciono tantissimo.


Gratitudine, anime che si toccano.
Quando si toccano le anime, è proprio bello.
Blog come realizzazione di un desiderio che stava lì da anni.
Blog come sfogo, confessione, progetto.
Con tutto che amo la solitudine, quando ho lanciato il blog ho pensato «Solitudine, mai più», l’ho proprio pensato, secondo me pensavo a certe sere d’estate, al vuoto siderale di certe vacanze.
Ve le racconto, così, se qualcuno si sente solo, sa che c’è invece almeno un’altra presenza.
(Poi però è finita che ho scritto anche in giorni in cui mi mancava il respiro per il troppo daffare, come dico sempre, quando devi dare una cosa da fare a qualcuno, dalla a uno che ha già molto da fare).
Io che non amo fare tardi la sera (oddio, dipende dalle sere), che amo fare tardi per scrivere la sera.
Io che non amo il sabato sera (oddio, dipende dal sabato sera), che sto bene a scrivere il sabato sera.
Un certo numero di bottiglie aperte scrivendo, tutte andate a buon fine, nel senso che durante e dopo mi è sembrato di scrivere meglio.
Non so voi, anzi, lo so benissimo, ma a me il lato conviviale del vino interessa relativamente, sono fra i più accaniti sostenitori del vino come viatico per la scrittura.

Due anni di blog.
L’ho lanciato in una notte di luna piena, chiedendo forza alla luna.
Anche se me ne sono accorta solo il giorno dopo, della luna.
Poco male, lei c’era.
E sappiamo quanto la luna è importante.

Due anni di blog: grazie a chi lo visita, lo frequenta, lo cerca, lo legge.
Grazie a tutti voi, sono commossa.

4 Comments

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  1. Tanti auguri Rosellina <3 . Continua così ! Ogni volta leggerti è una scoperta, un grande piacere e un grande stupore per la inesauribile quantità di cose che sai. E talvolta penso che tu abbia una redazione nascosta che ti fornisce i materiali anche se so che ovviamente non è vero. Ti abbraccio con ammirazione <3

    • Grazie, Lucia carissima, della generosità e dell’affetto consueti.
      E grazie della simpatia. In effetti ogni tanto penso a come sarebbe avere una redazione tutta per noi, tu dici ai tuoi fatemi avere queste immagini e questi testi, vi do tre giorni di tempo, poi dai un’occhiatina ed entri in aula senza i consueti sfinimenti da preparazione. Poi, però, pensa che noia. Terrò i tuoi auguri fra le cose più care. Con amicizia grande e molto altro

  2. Cara Rosella, ci tengo a farti i miei più affettuosi auguri come già feci per il primo compleanno di questa tua preziosa creazione.
    Esiste il comfort food, non so se esista il comfort blog ma il tuo lo è senz’altro per me.
    Continua a nutrirci per molto molto tempo!
    Un riconoscente abbraccio

    • Caterina carissima, ti ringrazio. Se il blog, che è di conforto a me, conforta pure qualcun altro, mi fa molto, molto piacere e molto gradisco anche la faccenda del nutrimento, che indica sempre un passaggio caldo di amicizia a amore. Dunque, grazie: degli auguri, della presenza e di tutto il resto

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